Io sono un gatto. Sono nato il 9 aprile 2012. Primo di quattro fratelli. Non ricordo che tempo facesse quel giorno. Ricordo solo che piangevo, piangevo tanto. E mangiavo, mangiavo e dormivo. L'odore della mia mamma era l'unica cosa che mi faceva stare bene. Lo cerco ancora quell'odore, in ogni cosa che annuso, ma niente, niente che gli assomigli, neanche lontanamente. Vabbe'... continuerò a cercare.

Nel frattempo, ho scoperto nuovi odori. Quelli dei miei coinquilini, ad esempio, non sono poi così male. Mi chiamano Kabir, ci ho messo un po' per capirlo, anche perché mi sembrava abbastanza strano come nome. Mi hanno raccontato che Kabir è un vino moscato e che lo stavano bevendo (ogni volta glissano sul numero delle bottiglie) quando un loro amico ha mostrato una mia foto dicendo loro che stavo cercando una nuova casa.

Io sono astemio, bevo solo acqua, ed essere associato ad un vino non mi entusiasmava. Poi, però, mi hanno detto che in lingua araba Kabir significa "grande" e da allora, ogni volta che mi chiamano, rispondo molto volentieri.

Kabir

mercoledì 29 maggio 2013

Animale di zona

Nuoto nell'erba e passa il silenzio in mezzo a noi
Sono l'animale che parla da solo col vento
Segno il mio confine, questo è il mio limite di animale di zona (Litfiba)


"My choosy cat"

Questo mi piace, questo non lo voglio, oggi lo mangio ma ti sto facendo un favore, no, no, la ciotola è troppo piccola, mi costringi a mangiare con le zampe, un chicco di riso passi, ma i piselli no, che cos'è 'sta roba? i baci, le carezze, va be' ne abbiamo bisogno tutti, ma mica mi va sempre, a letto ci vengo quando mi va, ma per favore, a una certa distanza, altrimenti me ne vado, fatti più in là, te lo devo dire cantando? d'accordo, mi sposto io, ah, insisti, poi non dire che mordo, che stringo, che hai le mani bucherellate, te la sei cercata, ti lascio e me ne vado nel trasportino, ci vediamo stanotte, se e quando mi va, e non chiamarmi "my choosy cat", please.

mercoledì 3 aprile 2013

Free Palestine


Per lei...

A lei, questa foto piace un sacco. No, non ero in posa. La guardavo dal davanzale della nostra finestra. C'era tanto sole, quel giorno d'inverno. E a me, il verde di quella tenda mi dona, non è vero?


Piero!

Presenze inquietanti a San Lorenzo. Non so come, sono capitato tra le sue mani!


Snoopy!

Ok, è un cane. Detto questo, è veramente forte.



Quattro ruote

Ero piccolissimo la prima volta che siamo andati in Puglia. Avevo scoperto una fantastica nicchia sotto il sedile del guidatore, lì mi sentivo al sicuro. Ora sono cresciuto, non c'entro più. Ma ormai ho vinto la mia battaglia: fuori dal trasportino, ho conquistato tutta la macchina e sfrattato persino la passeggera.